Murano, 1291: il trasferimento che cambiò il destino dell’arte vetraria
I l trasferimento delle fornaci vetrarie a Murano nel 1291 rappresentò un punto di svolta cruciale per l’arte vetraria veneziana. Questa decisione, presa dal Maggior Consiglio della Serenissima, avrebbe plasmato il destino di Murano e della sua produzione vetraria per i secoli a venire.
Le ragioni dietro la scelta
Le motivazioni che spinsero le autorità veneziane a optare per questo trasferimento furono molteplici. In primo luogo, si voleva ridurre il rischio di incendi in città, poiché le fornaci rappresentavano una minaccia costante per le abitazioni in legno. Inoltre, si mirava a concentrare la produzione in un’unica area per facilitarne il controllo e la regolamentazione.
L’impatto sull’arte vetraria
Il trasferimento a Murano ebbe conseguenze profonde sull’arte vetraria. L’isolamento dell’isola favorì la segretezza delle tecniche e il mantenimento dei “segreti” dell’arte all’interno della comunità muranese. Inoltre, la concentrazione delle fornaci stimolò la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra i maestri vetrai, portando a un rapido progresso delle tecniche e delle abilità.
Il ruolo della Serenissima
La Repubblica di Venezia svolse un ruolo chiave in questo processo. Attraverso una serie di leggi e decreti, la Serenissima protesse e promosse l’industria vetraria muranese, assicurandosi che rimanesse un’esclusiva di Venezia. Questo sostegno istituzionale fu fondamentale per il successo e la fama che l’arte vetraria muranese avrebbe conquistato nei secoli successivi.
Una scelta lungimirante
La decisione di trasferire le fornaci a Murano nel 1291 si rivelò una scelta lungimirante. Grazie a questo evento, Murano divenne il cuore pulsante dell’arte vetraria veneziana, un centro di eccellenza che avrebbe dato vita a creazioni di straordinaria bellezza e raffinatezza, ammirate e ricercate in tutto il mondo.
